Da sempre, l'Uomo fa l’esperienza di strane coincidenze, di fenomeni fortuiti e “scherzi della sorte” che arricchiscono la sua vita di senso, ma restano tuttavia senza alcuna spiegazione logica. Chi ha già sentito parlare di sincronicità?
Kammerer, biologo e zoologo austriaco, riteneva che le coincidenze sono la manifestazione di un principio universale della natura, anche se operano indipendentemente dalle leggi di causa-effetto.
Nel libro dal titolo Das Gesetz der Serie (La legge della serie), Kammerer racconta alcuni aneddoti su 100 coincidenze che lo hanno portato a formulare la sua teoria della serialità.
Secondo il biologo, tutti gli eventi sono collegati da ondate di serialità. Queste forze sconosciute provocherebbero quello che noi percepiremmo come picchi, o raggruppamenti di coincidenze.
Influenzato dalle idee di Kammerer, Carl-Gustav Jung riprese parte del suo lavoro per approfondire in seguito la sua teoria sulle leggi della sincronicità e della serialità.
Per Jung la Sincronicità è "un principio di nessi acausali", ovvero un legame tra due eventi che avvengono in contemporanea e appartengono a un medesimo contenuto significativo, come due orologi che siano stati misteriosamente sincronizzati su una stessa ora.
Gli eventi sincronici si basano sulla simultaneità di due diversi stati mentali.
Ecco quindi il concetto generale di sincronicità nel senso speciale di coincidenza temporale di due o più eventi senza nesso di causalità tra di loro e con lo stesso o simile significato. Il termine si oppone al 'sincronismo', che denota la semplice simultaneità di due eventi. La sincronicità significa quindi anzitutto la simultaneità di un certo stato psichico con uno o più eventi collaterali significanti in relazione allo stato personale del momento, e - eventualmente - viceversa.
Voglio dire per sincronicità le coincidenze, che non sono infrequenti, di stati soggettivi e fatti oggettivi che non si possono spiegare causalmente, almeno con le nostre risorse attuali.
La sincronicità è quindi un processo dell’inconscio. In un certo senso, se il sogno guida la notte, la sincronicità regge durante il giorno...
Essa si traduce nella realtà di tutti i giorni sotto forma di coincidenze significative. Sembrerebbe quasi che l’Universo ci faccia l'occhiolino, ci dia un segno evidente che la nostra intuizione sta funzionano del modo giusto, e che tutto è connesso.
Se hai già avuto un’esperienza di questo tipo, vuol dire che in quell'instante ti trovavi nel posto giusto, al momento giusto. Ma soprattutto che eri pronto a ricevere certi messaggi...
Anche l'anima, se vuole riconoscersi, dovrà guardarsi in un'anima. - Platone
Come si manifesta la sincronicità?
Ecco qui 7 classici esempi di come la sincronicità può manifestarsi nella tua vita.
1. Incontri una persona a cui stavi pensando o ricevi una telefonata, un SMS, un'email da parte sua.
2. Capiti accidentalmente su un prodotto, o un servizio, capace di risolvere il tuo problema, e senza averlo nemmeno cercato. All'improvviso, vedi un annuncio in TV, leggi un articolo, o ascolti una canzone che sembra darti proprio la risposta che cercavi.
3. Guardi un film che racconta, per filo e per segno, le vicende, i problemi o le emozioni che tu stai vivendo in quel momento.
4. Ascolti degli estranei parlare per la strada,ad alta voce, proprio di un argomento a cui stavi pensando.
5. Fai la conoscenza di una nuova persona che ti aiuterà ad affrontare la situazione difficile che stai vivendo, come se fosse stata "messa" sulla tua strada proprio con questa missione.
6. Ricevi un messaggio positivo, rassicurante e totalmente inaspettato, proprio nel momento in cui ne hai più bisogno.
7. Sperimenti un meraviglioso concatenamento tra tutte le cose. Ti viene, ad esempio, consegnata una cosa dopo l'altra, esattamente nel modo giusto. Oppure ricevi una conferma, che ne sblocca un’altra e poi un’altra ancora. Tutto è perfettamente collegato.
La sincronicità può manifestarsi in moltissimi altri modi e “dimensioni” della tua vita, più o meno sottili. Chi di noi non ha mai fatto un sogno premonitore? A chi è già capitato di osservare dei “numeri doppi”, ad esempio quando guardate l’orologio e sono le 11h11?
Alcuni psicologi utilizzano le “coincidenze” per aiutare i loro pazienti a fare un lavoro su se stessi, a capire come questi eventi siano stati fondamentali per la loro evoluzione personale. Proprio come avviene per sogni, tutto accade perché una persona “cambi”, in un momento specifico della sua vita. La sincronicità annuncia questo cambiamento.
In questo senso, possiamo considerare gli eventi sincronici come il meccanismo con cui la Forza Creatrice lavora. Tutti partecipiamo a questo meccanismo: la sincronicità non è magia, non è una pratica o una credenza esoterica. Essa è alla base di ogni forma o specie di vita che ci circonda.
Le particelle elementari della nostra esistenza si sono formate a partire da questo meccanismo. Noi siamo fatti l'uno dell'altro. E la Sincronicità è presente e attiva in tutto ciò che esiste.
Jung considera infatti la psiche e la materia come due aspetti di una “unità” non divisa, che è inaccessibile per via diretta:
“Allo stesso modo in cui la psiche e la materia sono contenute in un solo e medesimo mondo, si trovano, inoltre, in contatto permanente e sono supportate – in ultima analisi – da fattori trascendenti INCOMPRENSIBILI; infatti, è possibile, e anche molto probabile, che la materia e la psiche siano due aspetti differenti della STESSA E UNICA COSA. I fenomeni sincronici mi sembrano volgere in questo senso : il “non psichico” potrebbe comportarsi come il “psichico”, e viceversa, senza che vi sia una relazione causale fra loro.”
Un avvenimento e i suoi possibili nessi con altri accadimenti non è mai “neutro” ma è sempre vissuto soggettivamente secondo un nostro personale sistema di significati.
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